Mamma mia!
Come corre il tempo... sono già trascorsi 15 anni, da quel
giorno in cui un altro tassello si univa all’enorme quadro che compone la mia
vita.
Avevo circa 23anni ed ero
una ragazza, che come tante, stava cercando di superare il periodo
dell’adolescenza tra alti e bassi!!!
Ma bastava, stare in compagnia di amici e divertirmi che
tutto si dissolveva.
Era una domenica pomeriggio, quando la malinconia si fece
sentire. Salii in sella al mio bolide: un Ciao Bianco, così girai senza meta,
tra questi paesini di Brianza.
Godevo di quell’aria pungente che mi accarezzava il viso di
una primavera ancora incerta, il cielo era limpido e pulito, tanto da
intravedere in lontananza il mantello di neve che era rimasto sulle cime di
quelle montagne maestose!!
Tornai a casa, e in quell’istante ricevetti una chiamata da
un’amica, era felice perché un suo caro amico era tornato dall’Ecuador e
rimanendo per pochi giorni in Italia voleva salutarlo, e quindi carinamente mi
invitò.
ACCETTAI...
Quella sera, conobbi Luigi: ci raccontò della sua esperienza
e mentre parlava i suoi occhi brillavano.
Passai una notte insonne, stavo meditando sul fatto che,
forse forse, partire potesse essermi d’aiuto, per cambiare aria o forse un modo
per fuggire da tutto e da tutti.
Detto, fatto! Erano trascorse 6 settimane, il tempo per
organizzarmi al lavoro, prenotare il biglietto ecc.
WOW... ora mi trovavo tra distese di nuvole bianche, dal
basso spuntavano le vette più alte del mondo, una vista SUBLIME!
Sii, stavo volando in direzione ECUADOR!!! L’aereo cominciò
a scendere di quota e MAMMA MIA credevo stessimo atterrando sui tetti delle
case... questa è la sensazione che si prova planando sulla capitale: QUITO!
Una volta sbarcati la mia destinazione era SALINAS DE
GUARANDA in una missione gestita da P. Antonio. Da Quito distava circa
90 km ma
considerato il mezzo e la strada, ci vollero quattro ore abbondanti per
arrivarci.
Mentre si procedeva, la salita si fece più ripida, per poi
raggiungere i 3500 mt.
Quello che si presentò davanti a me, una volta scesa dal
bus, era un paesino sperduto, circondato da colline e freddo! (QUANTO FREDDO HO
PATITO)
Arrivata nella missione, ebbi il piacere di conoscere P.
Antonio, all’apparenza burbero, in seguito riscoprii quale persona SPLENDIDA
fosse, per le cose che successivamente ebbi modo di vedere.
Chiesi a lui in cosa potevo essere utile, e P. Antonio in
modo schietto mi rispose:”GUARDATI IN GIRO TU...” rimasi di stucco! Il cervello
iniziò a macchinare.... lo spagnolo non lo conoscevo (ma questo era il meno),
cucinare men che meno! Non sapevo cosa fare.
La mattina seguente, mi armai di CORAGGIO e da sola
perlustrai questo posto, scoprendo che SALINAS aveva questo nome, per via del
sale che ricavavano dalle sue cave; Salinas viveva del suo artigianato in cui
gran parte della popolazione partecipava al suo sviluppo, tra le varie attività
figuravano: decorazione e creazione della ceramica, possedeva un caseificio,
raccolta funghi, allevamento trote, fabbrica di torrone e cioccolato, una
falegnameria, lavoravano la lana, producevano torroni, marmellate ecc.
Bene, ora serviva solo: FANTASIE E TAAAAANTA BUONA VOLONTÀ!!
Solo in serata riuscii ha parlare con il Padre, era sempre
pieno di impegni e il tempo per lui era oro.
Spiegai che (imparando) potevo aiutare in cucina, dedicare
del tempo anche ai bambini e aiutare nel laboratorio di ceramica... ovvio che
con il trascorrere dei giorni sarei riuscita a valutare meglio dove dirigere le
mie risorse, in base alle necessità del paese.
AVEVO TEMPO TRE MESI, QUINDI ... FORZA!!!!
Spesse volte, le difficoltà e la paura di sbagliare o
semplicemente di non essere all’altezza
di una situazione si facevano sentire! Ma con il passare dei giorni, queste INSICUREZZE
venivano LENITE dall’affetto che questi abitanti mi DONAVANO.
ERANO POVERI, ma loro in questa situazione hanno trovato il
modo di essere veramente sereni e di conseguenza riescono a donare GIOIA e
condividere quel poco che hanno.
Vivevo in quello sperduto paesino e non potevo non
paragonare le serate che trascorrevo con i miei amici in piazza e nei locali,
con quelle serate dove i GIOVANI si trovano a parlare e ballare in un piccolo
locale vicino alla missione.
ERO CONTENTA perché mi davano la possibilità di condividere
i loro spazi, la loro musica, la loro amicizia!
I giorni
trascorrevano e tra tanti ebbi anche modo di salire il CHIMBORAZO (mi fermai a
5000mt perché ero scoppiata, l’altitudine si faceva sentire!); vidi ciò che il Niño
(pioggia incessante per sei mesi) aveva causato alla costa; ho anche “quasi”
rischiato la vita a Quito, solo per quattro sigarette, ciò fa intendere come il
valore della vita possa cambiare in base alla realtà in cui si vive.
Un
aneddoto simpatico non ve lo posso evitare: una sera ho fatto bere ad un
ospite, il caffè che ho preparato con la confezione che mi ero portata da casa,
considerando che il loro caffè è praticamente acqua e ne bevono al pari di tre
nostre tazzine, immaginate quante me ne ha dette!! Per due giorni sembrava
avesse preso un trip.... cosa dire? Questo e tanto altro...
Giunto
il momento di partire, la gente FORMIDABILE del posto ha organizzato un pranzo
per me, nel loro ristorante ABBRACCIANDOMI CON IL LORO AFFETTO in questo giorno
che loro chiamano DESPEDIDA!! (Partenza/addio)
Tornando
in Italia la loro MANCANZA si fece sentire, ma poi ho visto che anche tra di
noi, può esserci bisogno d’aiuto, il nostro vicino, un nostro parente... lo
so!!!!
MA
CREDETEMI, CERTE ESPERIENZE COSÌ FORTI AIUTANO!!!
Per
affrontare meglio le piccolezze, che tutt’ora, io ha volte, trovo difficili da
superare.
RINGRAZIO ANCORA... CHI ALL'EPOCA HA SAPUTO REGALARMI TANTA RICCHEZZA!
A VOI DI SALINAS E A P.ANTONIO! ANZI SE PER CASO VI CAPITERA' DI PASSARE DA QUESTO BLOG... LASCIATEMI UN MESSAGGIO, COSI CHE, IO, POSSA RINTRACCIARVI..:-)
CIAO A TUTTI DA ALE...................................................................
...ciao Sandra, sei tornata al vecchio avatar da libellula?...scusa ma questo straordinario post io lo avevo già letto, o sbaglio? Hai aggiunto due bellissime foto...sei tu quando eri a Salinas?...quanto mi sarebbe piaciuto vivere un'esperienza come la tua...un abbraccio..
RispondiEliminafino a quando avrò questo blog, in questo profilo, certo che mi ritroverai qui! dopo tutto , essendo legata al mio blog di lunagrigia... ho voluto render partecipe pure lei, non trovi sia giusto? e tardissssimo.. ma non riuscivo ha dormire così sono passata a fare 1 giretto ed ho visto il tuo commento, ciao e buona notte!
Elimina....certo 'Lunagrigia' è giusto!!! buona notte...al prossimo tour..:-)
RispondiEliminaMa Sandrina meravigliosa..ecco fatta la scoperta di questo amorevole blog...
RispondiEliminaOra mi iscrivo subitissimo e sarei io onorata se volessi ricambiare il regalo iscrivendoti a http://rockmusicspace.blogspot.it/
Grazie dei doni che ci fai...è la tua anima che parla....
Ti aspetto!
fatto..♫ ♪
EliminaQuesto racconto .....non bisogna leggerlo,ma respirarlo per farsi trasportare in un immaginario reale
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